L’estate per molti non è ancora finita: c’è chi, a scadenze domenicali, cerca di rubare ancora qualche raggio di sole per conservare l’abbronzatura sauvage almeno fino a Natale.
Il countdown verso il 23 settembre però e’ iniziato ed io, posso affermare con certezza, le 10 cose che non mi mancheranno dell’estate 2014:
1. La canzone ufficiale della nazionale italiana per i Mondiali di calcio
Rispetto i Negroamaro e la loro voglia di riproporre i vecchi classici della canzone italiana ma non bastava Modugno come momento amarcord? Perché Shakira, il bifidus e Jennifer Lopez si sono divertiti a ritmo di la la la, scuotendo tutto lo scuotibile umano e noi invece, durante i gol (delle altre squadre), ci siamo disperati sui virtuosissimi vocali di Sangiorgi e del suo “amore così grande”?
2. Le foto agli ombrelloni
Carissimi, fotografando gli ombrelloni dalla Romagna al Salento, per caso avete voluto farci notare la vostra abilità nell’abbinare il colore del bikini (o del boxer) a quello degli ombrelloni della spiaggia da voi scelta?
3. Gli occhiali a specchio
Alzi la mano chi e’ riuscito a concentrarsi e a non perdersi nella propria immagine riflessa, parlando a degli occhiali a specchio.
4. Le foto in spiaggia.
Prendete una spiaggia più o meno affollata di turisti, gente munita di smartphone e dimenticatevi di arrivare a toccar acqua facilmente. Roba che, i livelli delle prove di Giochi senza Frontiere, erano una passeggiata. Ho visto cose che voi bagnanti abituali neanche immaginate. Ho visto gente scattare foto con smartphone e tablet contemporaneamente; donne spiaggiate sul bagnasciuga in pose che, neanche nei più spinti film soft porno, si sono viste. Ho visto coppie ammiccare obiettivi con sguardi languidi e innamorati e ho sentito gente salutare ripetendo all’infinito la frase “scatta adesso che poi la postiamo su Facebook”.
5. Le vacanze in Salento
La risposta alla domanda “Dove vai questa estate?” è diventata più scontata delle faccette di Barbara D’Urso. (Devo confessarvi che anch’io sono stata nei paesi della taranta, dei pasticciotti, della taranta, del mare, della taranta, del Barocco, della taranta, della Notte della taranta, della taranta).
6. Le innumerevoli foto delle vacanze.
Vi ricordate quando un amico tornava dalle vacanze e vi invitata a casa per una cena e poi “casualmente” partiva il momento “foto dell’estate”? Bene, se prima potevate elegantemente rimandare l’invito con la scusa di dover accompagnare vostra nonna a messa; di dover collocare il nano da giardino o dover seguire il corso di Thai-Chi, perché “proprio non posso rinunciare, sai sono un po’ stressata, le discipline orientali fanno bene ai miei chakra”, con Fb siete costretti a vedere tutte, ma proprio tutte, le foto. A nulla serve spegnere il pc, il telefono, il tablet, gli amici che posteranno foto di mari, montagne, pianure, mojito, piedi, selfie, saranno tanti e se non ci penseranno loro ad aggiornare il mondo facebookiano, provvederà l’amico dell’amico con tag compulsivi.
7. I discorsi sulla spiaggia a fine Agosto
Dopo aver sentito anche il ragazzo del carretto dei gelati (giuro che Renzi non era nei paraggi) dire “Per quest’anno ho finito” intonando una canzoncina natalizia, anche il 2 Novembre sembra più allegro.
8. Le frasi infelici alla Alfano sui “vucumprà”
Secondo menti illuminate, tutte le spiagge italiane dovrebbero essere dei giganteschi Club Méditerranéé, dove viene servito champagne e si prende il sole su lettini di lino bianco, massaggiati da quelli che una volta facevano i “vucumprà”.
9. Le foto dei bimbi uccisi a Gaza
Mi chiedo come si possa, sulla propria bacheca Fb, intervallare la foto di un panino con quella di un bimbo immerso in una pozza di sangue. Per caso è voyeurismo medievale in versione summer 2014?
10. La pioggia
Se per i Dear Jack la pioggia è uno stato d’animo, per noi poveri abitanti della penisola, la pioggia è uno stato meteorologico estivo costante. Una certezza, un punto fermo, rassicurante e umido. Ringraziano i meteorologi che, ormai in balia dei monsoni, non riescono a dare previsioni azzeccate neanche aprendo la finestra e vedendo che tempo fa.