Non potrò mai essere Anastasia Steele…
- perché non potrò mai essere la protagonista di un libro che, altro non è, la copia un pizzico più hot e con una copertina più figa, di un banale e comunissimo Harmony
- perché su di me il cliché dell’uomo bello, ricco e famoso non ha mai fatto presa. A me piacciono magri magri e con uno stile “ad un passo dalla tomba” – come ama definire mia sorella questa prima tipologia o con la pancetta e in formato 3D, quelli che ti fanno sentire sempre in compagnia di un bodyguard (sono così rassicuranti)
- perché dall’altra parte della scrivania, al posto di comando, ci sarei io
- perché sono stanca dell’idea della donna sottomessa all’uomo
- perché molto mascolinamente credo che, Antonello Venditti, si sbagliava quando scriveva “non c’è sesso senza amore”. Da donna non finirei per innamorarmi del tipo che, diciamocelo, con tutti i mezzi di comunicazione, compresi i piccioni viaggiatori, ti fa intendere, neanche tanto tra le righe: “voglio solo portarti a letto”
- perché le pratiche sadomaso sono troppo per la mia indole virginiana. In quei momenti penserei a tutte le catastrofi che potrebbero accadere mentre sono bendata, legata a letto e in tutina di latex. Va a fuoco la casa, con la tutina so cavoli, quella è di plastica; un terremoto, come faccio a scappare se sono legata; una invasione di cavallette, bendata non le vedrei arrivare. Solo per fare degli esempi.
- perché se devo fare la gatta morta, sceglierei un nome più languido di Anastasia. Che so’…mi chiamerei Charlotte: francese, nobile, elegante e per nulla da porcona
- perché all’età di Anastasia non ho finto di essere Santa Madia Goretti. (Cavolo anche Suor Cristina ha più esperienza di Anastasia)
- perché non ho mai creduto agli uomini che si dipingono come “belli e dannati”, dal passato turbolento e che mentre vedono i tuoi occhi a cuoricino ti dicono “Ehy piccola, non innamorarti di me, sai da piccolo e’ morto il mio criceto, mentre mia madre ha bruciato la mia crostata preferita e fuori pioveva e io dovevo andare al mare”. Ma chi crede a storie del genere?
- perché alcune cose e’ bello farle in due. Direi al mio scheletrico o morbido Grey “ah bello, calmati…qui se si gioca, lo si fa in due. Adesso stai calmino e ascolta me”
- perché non potrei mai prendere sul serio o mostrare la benché minima attrazione per uno che si chiama come uno smacchiatore per lavatrici