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Tag Archives: anni ’80

The Final countdown

31 Dicembre 1986 – h. 20.45 (- 3 ore al 1987)

Tutta la famiglia Andreini e Lozupone riunita a casa di zia Giovanna.
Settimane passate al telefono ad organizzare la cena: menù, segnaposto, decorazioni, il servizio da utilizzare, l’esatto momento in cui tagliareilpanettonestapparelospumanteservireilcotechinomangiarelelenticchie…e sì, zia Giovanna vuole darsi un’aria da borghese e pensa che, trascorrere le intere giornate a parlare di futilità da ricevimento, possa darle un qualche tipo di prestigio agli occhi della famiglia di suo marito e dei suoi amici. Soffre di senso di inferiorità, a capire poi il perché…
Tocca iniziare ‘sta serata. Tocca citofonare e entrare. Tocca rispondere a tutte le domande evitate al pranzo di Natale:
Sei fidanzato? No. Perché non ti fidanzi?
Sei fidanzato? Si. Perché non ti sposi?
Sei Sposato? Si. Perché non fai figli?
Hai un figlio? Si. Perché non fate il secondo figlio, i figli unici sono sempre viziati.
Tocca esserci.

Strette di mano e baci sulla guancia a tutti i presenti, rispettando l’ordine di anzianità, altrimenti zia Antonietta e zio Nicola mettono un muso lungo fino a Pasqua.

- h. 21.50 ( – 2 ore al 1987)
La famiglia Andreini é seduta da un ora a tavola e in ordine sparso sono comparse focacce, pesce crudo, tortini salati, olive fritte e fresche, pomodorini secchi, carpacci di varia natura e forma, frittelle, finocchi, pan briosche a strati di diversi gusti, primo primo di due primi, si inizierà il 1987 con 10 chili in più a testa…e alcuni non ne hanno per niente bisogno.

- h. 22.35 ( – 1 ora e mezza al 1987)
Poco é cambiato…sempre qui, sempre il 1986 (almeno per ora), sempre la lentezza dei pranzi di famiglia.
Gli adulti al “tavolo degli adulti” trattano argomenti da adulti. Il discorso del Presidente Cossiga non é piaciuto a zio Peppino e al fratello del marito di zia Giovanna (i comunisti della serata, quelli che hanno la tessera al partito e che fanno parte del sindacato).
Gli adulti fanno un riassunto dell’anno e tra Chernobyl e la questione del vino al metanolo – zio Nicola dice che lui non ha mai avuto paura; lui il vino lo fa in casa, un primitivo che lascia il segno, in tutti i sensi…sui bicchieri che si fa prima a buttarli e sulle guance rosserosse come quelle di Heidi e qualcuno vede pure le caprette che fanno “ciao” – la cena assume un’atmosfera apocalittica.
Maria, la moglie di Umberto, il figlio di zio Nicola, é ossessionata dalla nube di Chernobyl, la vede ovunque e questa estate non é andata al mare perché “anche l’acqua é ormai incontaminata” e sua figlia, una cucciola con gli occhioni neri e tanta tanti capelli, é costretta a gattonare con una microscopica mascherina sulla bocca e dei calzini bianchi messi alle mani a ‘mo di guantini. Maria dice che così la bambina evita di toccare roba incontaminata…mah…
Al “tavolo dei bambini”, i bambini giocano ad infilare nei bicchieri pieni di Coca Cola qualsiasi tipo di cibo formando una poltiglia liquida e puzzolente; gli adulti celibi/nubili parlano di qualsiasi argomento (la politica no, quella é materia esclusiva degli “adulti accoppiati”) e Anna, l’unica fuori dal giro, la più timida del chiassoso carrozzone Andreini ma pure di quello Lozupone, da quando é arrivata non si é mai staccata dal mangiacassette con le cuffie, ascolta a ripetizione la cassetta dei DuranDuran, pure i muri ormai conoscono “Notorius”.
Chissà cosa pensa Anna?
Chissà com’è il mondo con i Duran Duran come colonna sonora?

- h. 23.10 ( – 59 minuti al 1987)
La convivenza forzata di due famiglie porta ad inevitabili momenti di tensione e a nulla sono serviti i segnaposto preventivi di zia Giovanna, anche il “per favore passami la cozza pelosa”, é stata una miccia pronta ad esplodere.
Si é sfiorata la crisi matrimoniale quando Umberto ha cercato di togliere i calzini dalle mani di sua figlia senza il consenso di Maria, tifo da stadio neanche fossimo alla finale dei mondiali dell’ ’82: zio Nicola e tutto l’entourage maschile della famiglia Andreini /Lozupone ha difeso a spada tratta Umberto: la bambina deve gattonare senza calzini sulle mani – si deve fare gli anticorpi – dicono e, almeno per stasera la nube di Chernobyl non mieterà vittime; zia Antonietta e tutto il parterre femminile Andreini/Lozupone ha tifato per Maria: la bambina ormai si é abituata ai calzini – dicono – e poi fa pure freddo, le manine si raffreddano.
Dieci minuti di teorie strampalate sui bambini, gli anticorpi, le nubi tossiche tutto rigorosamente urlato.
Anna durante la discussione ha continuato ad avere le cuffie sulle orecchie e non ci sarebbe da meravigliarsi se per l’occasione abbia lasciato i Duran Duran per un più azzeccato “The Final countdown” degli Europe.
In tutto ‘sto caos zia Giovanna é riuscita ad attrezzare la tavola per la mezzanotte; disposti in fila indiana partendo da destra ci sono: lenticchie in quantità industriali; cotechino tagliato per metà a fette; l’uva del vicino di casa della sorella del marito di zia Giovanna, bianca e nera; pandoro e panettone tagliati in orizzontale con le fette disposte una sull’altra per formare un albero di Natale stellato – simpatico effetto scenografico -; due bottiglie di spumante dolce e un brut, pronti ad essere stappati allo scoccare del 1987 da Vittorio, il fratello di Umberto nonché figlio di zio Nicola e zia Antonietta e da Gaetano, il marito della sorella di zio Vincenzo, il marito di zia Giovanna.
I bimbi hanno mollato i bicchieri – quelli sì radioattivi – della Coca Cola, per iniziare a giocare con le fontanine, per ora spente, come se fossero delle spade.
Angela, Giuseppina, Ilaria e Nicola jr., un mix di cuginanza tra famiglia Andreini/Lozupone saranno gli addetti al countdown (Anna ha rifiutato di unirsi al gruppo).
Tutti sanno quello che devono fare. Tutti sono ai loro posti di combattimento da mezzanotte dell’ultimo dell’anno.
Tutti.
Adesso tocca aspettare.

1 Gennaio 1987 – h. 01.20 ( nuovo anno da un ora e venti)
Inutile dire che allo scoccare della mezzanotte nulla di quanto era stato organizzato é stato rispettato.
Descrivere quello che é successo é quasi impossibile, l’euforia per essersi scrollati di dosso un anno complicato ha coinvolto tutti: le bottiglie si sono stappate da sole inondando di spumante appiccicaticcio i pavimenti del salotto di zia Giovanna; le fontanine dei bambini – accesse- hanno quasi incendiato la tenda di seta e pizzo del salotto; la piccola figlia di Umberto e Maria ha lanciato nel camino un calzino (come ci é arrivata al camino da sola? Mah…); zio Peppino e il fratello del marito di zia Giovanna hanno accolto il nuovo anno alzando il pugno chiuso al cielo; baci; abbracci; pianti.
Anna per qualche secondo ha tolto le cuffie.

Ora che il cenone e l’euforia da ultimo dell’anno é finita tutta la famiglia Andreini/Lozupone siede composta e tranquilla intorno a due tavole, accostate ma non alte uguali e coperte da tovaglie diverse a tema natalizio: al centro i pandori e panettoni arrivati integri nel 1987; l’uva nera e bianca del vicino di casa della sorella di zio Vincenzo; castagnelle, spaccadenti, calzoncini, frollini, torroni, liquori al cioccolato e limoncelli preparati con i limoni di Caterina, la vicina di casa di zia Rita; cartelle per la tombola e carte per il Sette e mezzo.
La famiglia Andreini/Lozupone stremata dalla digestione sta per iniziare il suo primo momento ludico del nuovo anno.
Prima di iniziare però, come accade ogni anno…da qualche anno, tutti guarderanno nonno Vincenzo e nonna Aurelia che, per tutta la cena, sono stati seduti uno accanto all’altra.
In silenzio.
Hanno guardato quella grande e rumorosa famiglia, con gli occhi umidi degli anziani, pensando che tutto quel chiasso era musica in realtà, che avrebbero avuto l’eternità per il silenzio e che almeno per quella notte quell’eternità poteva aspettare e che se “Dio vuole” tra 12 mesi sarebbero stati tutti lì.
Tutti insieme.

QUANDO CRAXI FECE NASCERE IL MOVIMENTO CINQUE STELLE (riflessione semi-seria su Grillo)

Quanti di voi ricordano il Grillo degli esordi? Quanti lo ricordano sul palco di Sanremo o Fantastico? Nonostante la mia giovane età io lo ricordo. Ricordo il sabato sera passato a casa con mamma, papà e mia sorella. Erano gli anni ‘80 e per me piccolissima il sabato era un giorno di festa, il giorno dopo niente scuola e la sera si mangiava pizza.

La faccia ed il capello brizzolato di Grillo-comico appartengono a quel passato, fatto di tanta semplicità, dell’Italia della Prima Repubblica, senza crisi economiche e sociali evidenti (ignoravamo cosa si nascondeva nel sottobosco).

L’Italia, in cui Grillo teneva i suoi monologhi satirici televisivi, era quella del “sabato qualunque…un sabato italiano” e che si muoveva “con le sue macchinine vrumvrum”. Si poteva ancora ridere delle sue battute ed io troppo piccola per coglierne a pieno il significato, imitavo i miei genitori seguendoli con lo sguardo e abbozzando un sorriso quando coglievo in loro un segno di approvazione per le parole dette.

Poi, come per caso, arrivò quel famoso sabato in cui tutto cambiò. Un sabato che a guardarlo da qui, con una certa prospettiva storica (eravamo in un altro secolo, in un altro millennio), appare l’inizio di tutto…Era il 15 Novembre del 1986, avevo 7 anni e Grillo in diretta nazionale disse: “la cena in Cina… c’erano tutti i socialisti, con la delegazione, mangiavano… A un certo momento Martelli ha fatto una delle figure più terribili…Ha chiamato Craxi e ha detto: “Ma senti un po’, qua ce n’è un miliardo e son tutti socialisti?”. E Craxi ha detto: “Sì, perché?”. “Ma allora se son tutti socialisti, a chi rubano?”. Quelle parole risultarono come un chiaro attacco al Partito Socialista e a Bettino Craxi, Presidente del Consiglio dei Ministri (Hammamet, le monetine lanciate, tangentopoli e Di Pietro erano ancora lontani). Da quel momento in poi Grillo-comico fu allontanato dalla televisione pubblica italiana. Cosa Grillo ha fatto negli anni successivi al 1986 è facile scoprirlo facendo una piccola e veloce ricerca; oggi però, 5 Marzo 2013, mi chiedo: se Grillo fosse rimasto in televisione avrebbe comunque nutrito l’assurda speranza di conquistare il mondo che tanto mi ricorda il “Mignolo col Prof”? Senza Craxi sarebbe nato il mostro politico a due teste Grillo-Casaleggio?

La storia non si fa con i “se” ma una ragione semi-seria devo pur trovarla a ciò che sta accadendo in Italia.