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Tag Archives: uomini

Rossetto e cioccolato

Lo ammetto, ho ceduto anch’io alle tentazioni della moda e da qualche mese sono passata dal “vadobenecontutto” gloss nature ad un più impegnativo rossetto rosso fuoco.

Nella scelta però, ho sottovalutato le conseguenze della moda.

Quando acquisti un rossetto rosso fuoco, non c’è il bugiardino del make up, che ti avvisa su cosa si deve o non deve fare; non c’è neanche una Clio a portata di mano che ti insegna i trucchi per i trucchi. Non c’è nulla di tutto ciò.

Quando acquisti un rossetto rosso fuoco, ti ritrovi sola davanti allo specchio ed è li che inizia la lotta: l’effetto Joker è sempre dietro l’angolo. Dimenticate le bocche perfettamente disegnate delle riviste di moda; Vanity Fair è un mondo fatto di labbra carnose e rosse al punto giusto, riservato a poche elette. La realtà, per noi povere mortali, prevede denti segnati di rosso e labbra a macchia di giaguaro.

Quando acquisti un rossetto rosso, pensi immediatamente: con questo lo conquisto. Mi presento con due labbra rosse così, ogni tanto faccio finta di mordicchiarmi il labbro inferiore e la serata è fatta.

Mai pensiero è stato più sbagliato: avete mai provato a baciare con un rossetto rosso? Se sull’uomo, le tracce del vostro rossetto, lo faranno apparire come un gran Don Giovanni  (non è un caso che ci sono pagine e pagine di libri e scene e scene di film che trattano l’argomento: uomo e macchie di rossetto) su di noi, quel rossetto, verrà spalmato su tutta la faccia, provocando l’effetto “ho sbattuto la faccia in un piatto di pasta al pomodoro”.

Quando acquisti un rossetto rosso, non tieni conto che, anche mangiare o bere diventa un’impresa difficile, subito si palesa il dilemma: mangio, rovino il rossetto, vado in bagno a ritoccarlo, rimangio, rovino il rossetto, ritorno in bagno a ritoccarlo e così per tutta la serata o dico che non ho fame e sono fantastica per tutta la sera?

Bene, quando sono arrivata a pormi questa domanda davanti ad una tazza di cioccolata calda, ho fatto la mia scelta: ho preferito la cioccolata che, diciamocelo, è anche più afrodisiaca del rossetto rosso

Se la responsabilità fosse delle donne?

Se fossimo proprio noi donne ad aver creato il vuoto nelle pari opportunità?

Noi mamme, figlie, sorelle, zie, nonne, compagne, amiche, fidanzate, mogli,  dovremmo essere in prima linea nell’educazione alla cultura degli “stessi diritti”.

Dovremmo spiegare ai bambini che le donne che incontreranno nella loro vita, non sono nemiche; alle bimbe dovremmo spiegare che uno schiaffo, sul volto o all’anima, non è una forma d’amore ma è violenza pura e gratuita.

Dovremmo far capire ai bambini che la bellezza non è necessariamente sinonimo di “leggerezza” o non rende una donna “facile”. Le bambine invece, sin da subito, dovrebbero comprendere il sano valore di curare il proprio aspetto senza trascurare il fascino della cultura. L’incanto femminile è dato solo dall’unione del corpo e della mente.

Dovremmo prendere l’abitudine di raccontare ai bambini, come “favole  della buonanotte”, le vite degli uomini e delle donne che hanno reso speciale la nostra Storia. Dovremmo far in modo che sin da piccoli, i sogni dei bambini, siano popolati di cavalieri meno azzurri e più colorati e principesse non sempre rinchiuse in torri alte e isolate, con lunghe trecce bionde…i capelli ogni tanto devono essere tagliati e i cavalli bianchi lasciati.

Diversamentealta

Natalie Portman 1,59 cm; Eva Longoria e Cristina Ricci 1,55 cm; Scarlett Johansson, Sarah Jessica Parker, Drew Barrymore, Shakira e Winona Ryder 1,60 cm; Salma Hayek 1,50 cm; sorellanongemella 1,52 cm…no, non sto dando i numeri ma i morbidi e, in alcuni casi giunonici, centimetri di altezza di alcune tra le donne più affascinanti del mondo dello spettacolo, ovviamente la sottoscritta rientra nella categoria, solo per le sue dimensioni pocket, confortata dal sapere d’essere in buona compagnia. Immagino cosa state pensando, il vostro primo pensiero è stato: ma…ma è bassa! Bene, non sono bassa ma diversamentealta.

Essere “diversamentealte” ha molti vantaggi: occupiamo poco spazio, per noi c’è sempre un posto in macchina; possiamo fare shopping da Zara bimbo/a risparmiando sul costo dei vestiti; non abbiamo problemi nel trovare un uomo. Gli uomini alti preferiscono le donne basse, pensano che a letto, con una donna “meno alta”, possano lanciarsi in prove degne dei migliori contorsionisti del circo Orfei. D’altro canto, noi donne pocket, troviamo facilmente un uomo alla “nostra altezza” (si parla di statura e non di capacità intellettive, altrimenti il discorso cambierebbe). Recuperare un uomo più alto di noi infatti, non è un problema, in caso contrario, non ci resterebbe che rivolgerci direttamente a Biancaneve per chiederle il numero di telefono di uno Sette Nani (l’Ottavo a quanto pare è  – fortunatamente per noi – già occupato). Noi donne “diversamentealte” abbiamo un carattere deciso e definito, sin da subito dobbiamo farci notare per occupare il nostro piccolo spazio nel mondo e non soffriamo di vertigini, siamo molto vicine al suolo.

Non importa se rischiamo d’essere investite per strada perché quasi invisibili; se scendere dagli sgabelli di un pub diventa ogni volta un lancio con il bungee jumping; se per tutta la vita ci sentiremo dire “nella botte piccola c’è buon vino” (non riporto le perle di saggezza in versione hot); se dobbiamo scegliere bene le amiche con cui camminare per strada per evitare di sembrare la loro figlia; se dobbiamo evitare tacchi troppo alti, per non dare l’idea “donna bassa su trampoli che cerca di sembrare tristemente alta”. No, non importa…perché noi donne “diveramentealte” possiamo guardare il mondo da un altro punto di vista, dal basso per puntare in alto, perché salire è sempre un successo ma partire dall’alto per arrivare in basso è solo una triste discesa.